venerdì 29 giugno 2012

Fotografia: Stop Motion


Lo stop motion è una particolare tecnica di animazione che coniuga abilità fotografica, uso del computer e creatività. E’ necessaria anche una certa dose di pazienza per l’alto numero di fotografie necessarie ad attuarla.


Concetto di base: un filmato è realizzato generalmente grazie a un dispositivo, come la videocamera, in grado di catturare un certo numero di frame (=fotografie) della realtà in un secondo; facendo poi susseguire questi in rapida successioni si ottiene così il filmato. L’idea è allora quella di creare i singoli fotogrammi attraverso l’uso della macchina fotografica, arrivando in post produzione (ovvero l’insieme delle tecniche che si applicano sulle immagini dopo averle acquisite) alla creazione del filmato.
Il numero di frame per secondo è abbastanza variabile: per esempio nell’ambito del cinema se ne inseriscono 24, in Europa le trasmissioni televisive (PAL) avvengono a 25 fps (fotogram per second), in America e Giappone si utilizza invece lo standard NTSC che prevede 30 fps.
Per i nostri scopi vanno bene anche 10-15 fps, il che però renderanno il filmato abbastanza scattoso.

Quando: nella storia del cinema è una tecnica utilizzata per la creazione dei primi effetti speciali (l’animazione di King Kong) o in generale per il movimento di pupazzi (Nightmare before Christmas, Wallace & Gromit: La maledizione del coniglio mannaro e Galline in fuga). È stato ormai quasi completamente sostituito dalla grafica computerizzata a partire dal film Jurassic Park del 1993.
Noi possiamo utilizzare questa tecnica per animare oggetti inanimati, creare piccoli effetti speciali, creare riprese “Videolento” che durano per tutta una giornata.

Come: procurarsi una macchina fotografica digitale, un cavalletto (opzionale) ed eventualmente delle luci di scena. Almeno all’inizio le fotografie dovranno essere prese dallo stesso punto di ripresa.  E’ necessario scattare una fotografia man mano che il soggetto si muove (o lo facciamo muovere). Al termine del lavoro avremo un alto numero di fotografie, è quindi necessario avere sia schede di memoria abbastanza capienti, sia avere a disposizione un computer su cui salvare man mano le immagini acquisite.
Una volta terminato il lavoro di acquisizione bisogna creare il filmato vero e proprio attraverso specifici software, come Movie Maker (disponibile gratuitamente per i sistemi Windows), MonkeyJam ecc. Si montano le immagini in rapida sequenza e si esporta il lavoro finale come filmato.

Uso di MonkeyJam: cliccare sulla voce di menu File > New xps, si aprirà una finestra dove indicherete al software dove posizionare le immagini dell’animazione e il colore del livello.
Aprto il nuovo progetto, si possono importare le immagini della propria fotocamera con il comando File > Import > Images; è possibile inoltre utilizzare la propria webcam cliccando su Tools > Capture > video (o cliccando sull’icona della videocamera in alto).
Importando le immagini da una cartella il programma le dispone automaticamente in ordine alfabetico, prestare quindi attenzione al nome dato dalle immagini.
Infine potete esportare il vostro progetto in formato AVI.

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